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Sei stanco o mentalmente svuotato? Ecco la differenza (e come rigenerarti davvero)
Tempo di lettura: 1 min.

Senti di non avere energie, ti pesa tutto, anche le cose che di solito ti piacciono. Ti capita?
La domanda che dovremmo farci non è “sono stanco?” ma:
“Sono fisicamente stanco o sono mentalmente svuotato?”
Sono due cose diverse. E richiedono soluzioni diverse.
In questo articolo
Cosa significa essere mentalmente svuotati?
Essere mentalmente scarichi significa aver superato la soglia di stress sostenibile. Il cervello, per proteggerti, entra in una sorta di stand-by: ti fa sentire apatico, confuso, demotivato.
A livello neurologico, si abbassa l’attività nella corteccia prefrontale (quella che regola le decisioni e la motivazione) e aumenta quella dell’amigdala (ansia, stress).
Puoi dormire otto ore e svegliarti comunque stanco, perché il cervello non ha avuto recupero emotivo.
Cosa dice la neuroscienza?
Secondo uno studio pubblicato su Nature Neuroscience, la stanchezza mentale non è solo una “sensazione”: è legata a un accumulo di glutammato (un neurotrasmettitore eccitatorio) nella corteccia prefrontale.
Il cervello “si intossica” e, per proteggersi, ti spinge a fare meno.
Un consiglio pratico: il silenzio rigenerante
Ogni giorno, regalati 10 minuti di silenzio vero. Senza rumore, senza stimoli.
Cammina senza musica. Siediti al sole. Respira.
Il cervello ha bisogno di questi spazi vuoti per ripulirsi, riorganizzarsi, ricaricarsi.
Non è tempo perso. È tempo che ti restituisce energia.